Lo smaltimento terreni consiste nella gestione del terreno prodotto da attività edili, dalle operazioni di costruzione e demolizione o da interventi ambientali di bonifica terreni e non riutilizzabile come sottoprodotto.
Il consorzio Astra si affida alla competenza ed esperienza dei propri soci per fornire un servizio di recupero/smaltimento terreni altamente competitivo e capillare prevalentemente sul territorio emiliano romagnolo, sia per quanto riguarda il trasporto, sia per quanto riguarda il recupero e/o smaltimento.
Mezzi per smaltimento e recupero terreniI nostri impianti sono dislocati in tutto il territorio emiliano-romagnolo, nelle provincie di Ravenna, Ferrara, Bologna, Modena; inoltre, abbiamo stabili collaborazioni con impianti terzi in tutto il territorio regionale e nazionale.
I nostri mezzi adibiti al trasporto e smaltimento del terreno comprendono bilici con vasche, mezzi 4 assi, motrici scarrabili e con gru. Tutti i mezzi sono autorizzati al trasporto rifiuti presso l’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
La ditta produttrice deve definire il codice del CER che identifica il rifiuto. Si tratta del codice di 6 cifre, come definito da Catalogo Europeo dei Rifiuti, che descrive il processo produttivo o di lavorazione da cui ha origine il rifiuto stesso.
Una volta definito il codice CER, viene verificata la pericolosità o non pericolosità del rifiuto, ovvero la presenza oltre i limiti previsti dalla legge di composti inquinanti. L’analisi inoltre permette di verificare se le caratteristiche chimico-fisiche del rifiuto siano compatibili con l’impianto di recupero o smaltimento nel quale si intende conferire il rifiuto stesso. Oltre all’analisi chimica, è opportuno procedere con il test di cessione, anch’esso fondamentale per verificare l’ammissibilità del terreno ai processi di recupero.
Sulla base dei dati ottenuti (codice CER, presenza di contaminanti, recuperabilità) e dell’ottimizzazione logistica ed economica si può procedere alla scelta dell’impianto presso cui recuperare o smaltire il terreno.
Utilizzando le informazioni tecniche e analitiche del rifiuto, si procedere ad “omologare” il rifiuto presso l’impianto, ovverosia ad ottenere l’accettazione del rifiuto da parte dell’impianto. Questo richiede generalmente, oltre all’analisi chimica, una serie di informazioni tecniche riguardanti il rifiuto che devono essere riportate all’interno di schede specifiche per ogni impianto.
Terminate le attività propedeutiche sopra descritte, si può procedere al trasporto del rifiuto verso l’impianto di destino. Il trasporto deve essere eseguito mediante mezzi autorizzati dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali in cat. 4 (rifiuti non pericolosi) e cat. 5 (rifiuti pericolosi) e deve essere accompagnato dal Formulario di Identificazione del Rifiuto, un documento di trasporto specifico per i rifiuti che racchiude tutti i dati di gestione del rifiuto stesso, garantendone quindi la piena tracciabilità e il rispetto delle norme di Legge.
Particolare attenzione deve essere prestata nel caso in cui il rifiuto sia di natura pericolosa e richieda il trasporto ADR oppure nel caso in cui il terreno provenga da siti contaminati, come definiti nella Parte IV, Titolo V del D.Lgs. 152/06.