Liberiamo l’aria dall’amianto – Russi teatro Comunale 08/05/2013

06/04/2013

È sotto l’occhio di tutti come il problema dell’amianto nel nostro paese sia gravemente sottovalutato. Ancora più grave è che non ci sia l‘adeguata informazione fra le persone, perché questo è l’unica modalità per diffondere la sensibilizzazione ad agire nel modo corretto di fronte ad un problema come l’amianto.

Per la gestione del rifiuto nella maniera corretta occorre sapere il percorso che esso compie dalla sua creazione al suo smaltimento.

Il prodotto iniziale, una volta consumato, diviene un rifiuto generato. A questo punto il rifiuto può suddividersi in urbano o speciale che a sua volta si suddividono in pericoloso o non pericoloso.

Il “piano nazionale amianto” dell’aprile 2013, puntualizza alcuni punti fondamentali per l’informazione sull’amianto. Eccone alcuni estratti:

  • E’ necessario superare le lacune della Pianificazione Regionale e le difficoltà che a livello territoriale e nazionale ostacolano, o quanto meno, rallentano la realizzazione di impianti di smaltimento o recupero rifiuti.
  • Si promuove altresì la ricerca di nuove tecniche per lo smaltimento dell’amianto, che però assicurino un adeguato rapporto di costi ed efficacia delle tecniche adottate.
  • Individuare nuovi siti di smaltimento a fronte del fabbisogno nazionale (32 milioni di tonnellate censite INAIL) in quanto si registra una grave insufficienza nell’offerta di discariche/siti di stoccaggio per amianto (presenza di soli 6 siti per un totale di 3 milioni di tonnellate).
    L’insufficienza dell’offerta di impianti di smaltimento sono aggravati anche dall’alta incidenza dei costi di trasporto visto che fino ad oggi è stato massiccio il ricorso a discariche estere (Germania).
  • È necessario che la pianificazione regionale sia maggiormente vincolata per quanto riguarda l’obbligo di localizzare con precisione i siti di discarica di amianto in relazione al fabbisogno programE’ mato, tenuto contro che una discarica costruita e gestita a regola d’arte non pone problemi in termini di salvaguardia dei profili sanitari e dell’ambiente. Le discariche di amianto, in carenza di opzioni alternative di gestione, potrebbero anche essere disciplinate come impianti di rilevanza nazionale ai sensi del D lgs 152/06. Occorre un intervento legislativo volto a favorire l’autorizzazione di nuovi siti dedicati allo smaltimento, anche mediante l’impiego di cave e miniere dismesse, oltretutto incentivando la riqualificazione di dette aree

Si dovrà favorire la realizzazione di questi impianti in modo da assicurare a tutto il territorio un sistema adeguato di smaltimento in conformità con i principi comunitari.