Rimozione-Bonifica-Smaltimento
Queste le tre parole fondamentali che sono state sviluppate durante il convegno che si è tenuto a Imola il 16/05/13.
Per la corretta gestione dei rifiuti contenenti amianto ci siamo affidati alla piramide elaborata da Boris Pesci, Direttore Consorzio Astra servizi ambientali, la quale prevede:
- Risparmio
- Riutilizzo
- Recupero
- Recupero energetico (ES. rifiuti ospedalieri)
- Smaltimento finale (ES. Eternit)
- Proposta di definizione di una nuova operazione di smaltimento per l’amianto “centro di stoccaggio definitivo”
Tutto il lavoro di smaltimento avviene secondo una filiera che prevede:
- Trattamento
- Smontaggio
- Impacchettamento
- Bib bag per materieli friabili
- Trasporto
- Posizionamento
- Copertura
A Novembre 2012 erano ancora presenti sul nostro territorio 32 milioni di tonnellate di amianto da smaltire, con la presenza di sole 6 discariche in Italia con la capacità di 3 milioni di tonnellate.
Nel Gennaio 2013 la Commissione Europea ha stabilito che entro il 2028 vuole arrivare ad avere zero amianto sul territorio con la Romania che partirà per prima, seguendo il piano nazionale amianto presentato a Casale Monferrato dal ministro Balduzzi.
Affrontare in fretta l’argomento significa risparmiare e migliorare l’ambiente che ci circonda realizzando entro tre anni più centri di stoccaggio definitivi per almeno 1 milione di tonnellate per regione.
I benefici che ne possiamo ricavare sono molteplici:
- Riduzione dei costi di trasporto
- Riduzione dei costi di smaltimento per un valore di 1 miliardo di euro
- Incremento del PIL per 620 milioni grazie al trasporto effettuato da vettori italiani
- Riduzione dell’emissioni di C02nell’aria
Per riuscire a fare questo abbiamo bisogno di nuove idee, cominciando magari a mettere degli sportelli presso ogni “centro di stoccaggio definitivo”, per informazioni rapide e precise.
Sarebbe doveroso anche destinare una ECO tassa di 10,33 € alla ricerca e alle famiglie delle vittime dell’amianto.
In conclusione solo con la realizzazione veloce di “siti di stoccaggio definitivi” possiamo ottenere un risparmio dei costi e un ambiente più sano per le future generazioni.